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CoachingDiario

Alessandro Bergonzoni. L’eccellenza va in teatro.

By Ottobre 26, 20102 Comments

Ieri sera sono stato a teatro a vedere uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni. Un monologo di un’ora e mezza senza soluzione di continuità. Una battuta dietro l’altra, sfornate alla velocità della luce e senza una minima esitazione.

Anche se volessi raccontarti ciò che ha detto, credo di non ci riuscirei, per l’enorme mole di parole e battute che ha infilato una dietro l’altra. Tutte con il gioco del doppio senso e dell’ambiguità linguistica. Tra l’altro, cosa non da poco, manifestando una competenza linguistica degna di un piennellista di esperienza.

La cosa impressionante è la facilità con cui ha retto senza soste e a livelli altissimi.

Facendo un’analogia con lo sport, sembrava un atleta agli anelli in una performance da medaglia d’oro. Concentrato, attento, rilassato il giusto… quasi perfetto.

Durante lo spettacolo mi chiedevo: “chissà quanto ha dovuto prepararsi per riuscire a produrre una performance a quei livelli”.

Come sempre il pubblico applaude quel che vede durante l’ora e mezza di spettacolo e non quel che è stato necessario fare per riuscire a realizzarlo.  Se tanto mi da tanto, oltre a tutto il tempo necessario per creare le battute e strutturare la sostanza dello spettacolo, deve aver impiegato una marea di tempo ed energie per provare e riprovare fino al raggiungimento dell’eccellenza della performance.

Un esempio perfetto della teoria dell’iceberg tanto cara un po’ a tutti i formatori. La parte del ghiaccio che emerge dall’acqua e che è visibile a tutti, è infinitamente più piccola rispetto al ghiaccio sommerso.

Professionalmente mi piacerebbe riuscire ad affiancare un professionista del suo calibro per modellarne le strategie.

Mah… chissà!

Livio

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Join the discussion 2 Comments

  • giovanna isabella ha detto:

    Ciao Livio
    mi hanno colpito le tue parole : concentrato , attento, rilassato il giusto … sono appropriate al tuo ” mondo sportivo ” , senza dubbio …

    Per quel che riguarda il mondo artistico , non funziona proprio così …
    Nel mondo dello spettacolo funziona diversamente … è tutto più interiore …

    Lo scopo finale di un artista è quello di diventare un tutt’uno con quello che sta facendo .
    Più che concentrato , un artista è completamente immerso …
    Più che attento , un artista è libero di esprimersi …
    Più che rilassato il giusto , un artista è completamente collegato alla sua anima …

    Per intenderci : un artista , per dare il meglio di se , deve riuscire a farsi canale vuoto , in modo che quello che è già presente nel suo io più profondo ( nel suo cuore , nella sua anima) possa essere totalmente libero di scorrere ed uscire …
    ( le numerose “ore ” di prove prima dello spettacolo servono proprio a questo )

    E’ per questo che gli artisti , quando fanno bene il loro “lavoro ” ti trasmettono sensazioni che ti danno i brividi … perchè riescono a toccare la parte più intima di te … perchè trasmettono e condividono quello che hanno dentro …

    Buona giornata 🙂

  • DAVIDE UZZO ha detto:

    Hai proprio ragione, i grandi successi si costruiscono giorno dopo giorno, con sacrifici e motivazioni eccelse.
    E il tuo post ne e’ la conferma, sebbene tu sia un coach di successo, alla fine dell’articolo focalizzi l’attenzione sul piacere che avresti ad affiancare un personaggio del genere, per migliorare uteriormente. Il nostro focus determina il nostro stato d’animo, i nostri risultati, la nostra vita.

    Ciao

    Davide

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