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Coaching

Web Coaching – Segnale di Azione n°3: il Dolore

By Luglio 28, 20088 Comments

Cercare di evitare il dolore è istintivo e nello stesso tempo illusorio. Il dolore è parte del gioco della vita.

Spesso la volontà di evitare una forte sensazione di dolore porta a evitare di vivere tutte le possibili esperienze potenzialmente generatrici di sofferenza.

Per esempio, se in passato hai provato dolore (di qualsiasi tipo ed entità) parlando di fronte ad un pubblico di colleghi di lavoro, in futuro è facile che l’istinto ti diriga ad allontanarti da tutte le esperienze simili in grado di farti rivivere quelle stesse emozioni.

Difficilmente una persona riesce a circoscrivere l’esperienza dolorosa a quel giorno, in quella circostanza, con quelle persone, eccetera. La mente generalizza e ti conduce a tenerti alla lontana da tutte le esperienze simili, con la conseguenza di perdere molte opportunità di crescita e miglioramento.

Il dolore non va evitato, va vissuto e lasciato andare; va trasformato in un segnale d’azione positivo.

Ecco il messaggio che si nasconde dietro il dolore: Una tua aspettativa non ha avuto un riscontro pratico.

Ecco la soluzione: Se il dolore è dovuto da un senso di perdita, accorgiti che forse non hai perso nulla. Forse hai una percezione errata della vicenda. Cambia i significati.

Se è coinvolta un’altra persona, comunica a questa i tuoi pensieri, in maniera elegante e strategica.

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Rimani sintonizzato perché il prossimo segnale di azione è: la Rabbia

Livio

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Join the discussion 8 Comments

  • Maurizio ha detto:

    MA LA PASSWORD DA INSERIRE NEL POST DI IERI QUALE E’ ? NON SI LEGGE NIENTE ….

  • PierG ha detto:

    Come dice Tony Robbins il dolore o disagio (‘pain’) è anche una delle molle che ci aiuta a rimanere focalizzati: se vogliamo realizzare cambiamenti duraturi, possiamo ricreare in noi quel lieve senso di ‘fastidio’ che ci fanno muovere a fare quello che vogliamo fare e che altrimenti non riusciremmo a fare (magari per pigrizia).
    PierG
    http://pierg.wordpress.com

  • Livio ha detto:

    Il post protetto da password è riservato a coloro i quali sono iscritti alla lista del sito (quella a cui ci si iscrive attraverso il form che si trova in home page).

  • luisa ha detto:

    Lasciarmi il dolore alle spalle con fermezza.mi rimane difficile,soprattutto quando è riferito a persone con le quali credevi di aver creato un profondo senso di amicizia e fiducia.Il cuore si frantuma in mille pezzi e seppure cerchi di fartene una ragione,il dolore non ti lascia….

  • cristina ha detto:

    in un certo senso condivido le parole di luisa. ma il dolore è stato così tanto che invece è stata proprio la fermezza di non provare ancora quelle situazioni che mi ha fatto “cancellare” la persona e il dolore. forse è sbagliato anche questo.. ma è stato per ricominciare a vivere…

  • arianna ha detto:

    CRISTINA E LUISA PROBABILMENTE HANNO RAGIONE ENTRAMBE,A VOLTE SI REAGISCE AL DOLORE CERCANDO DI CANCELLARE PER SEMPRE CHI CE L HA CAUSATO, A VOLTE CI ACCOMPAGNA PER SEMPRE….CMQ SIA NELLA VITA IL DOLORE CI PERMETTE DI CREARE UNO SCUDO DENTRO NOI STESSI CHE CI RENDE PIU’ FORTI,E QUANDO TORNERA’ DI NUOVO UNA SITUAZIONE ANALOGA A QUELLA VISSUTA CI CONSENTE DI AFFRONTARLA CON PIU’ DISTACCO PERCHE’ NN SI VUOLE SOFFRIRE DI NUOVO COME NEL PASSATO……….

  • giovanni ha detto:

    sono sempre più colpito dalla profondità dei tuoi argomenti, ma devo anche dire che spesso per quanto sappia che hai rtagione, il dolore rappresenta un’ostacolo tanto più alto quanto più la persona che lo avverte è “debole” . Io sono ormai anni che non ho una relazione vera e proprio quando pensavo di averla trovata…bhe il resto lo sai. Ora sto cercando altre vie ma ti assicuro che di dolore ne provo e ne ho provato ma se è vero come penso quel che dici, spero che questo mio desiderio si realizzi presto. perche sono sicuro che possa essere il tassello mancante nella mia vita, l’unico che non dipenda completamente e esclusivamente da me.
    un saluto 🙂
    ciao ciao

  • marco ha detto:

    lungi da me insegnare come affrontare queste dolorose situazioni ma credo che alla fine quello che conta sia avere dei riferimenti forti , dei valori a cui riferirsi per uscirne. Mi aiuta spesso una frase che ho letto che cito a memoria e di cui non ricordo la fonte “..quello che dobbiamo temere di piu’ non sono i dolori della vita ma avere avuto una vita fallita..” dove io per fallita ho sempre inteso una vita che non e’ riuscita ad esprimersi al meglio.Io considero un amore non come un tassello mancante ma come un aroma che da il sapore giusto a quello che gia’ c’e’ nel piatto.. se nel piatto hai molto da offrire come immagino..vedrai sara’ gustoso e arrivera ‘prima che tu lo possa immaginare

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