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Centinaia e centinaia di corsi in venticinque anni di lavoro. Milioni e milioni di parole dette spesso con enfasi, passione, convinzione.

Certo che per una persona taciturna e, mi azzardo a dire, riservata e solitaria come me non è proprio male… vero? Ho sempre riconosciuto nella mia innata propensione all’ascolto il mio talento migliore, e alla fine mi sono scelto un lavoro dove parlo per ore e ore ininterrottamente… mah! Forse ho sbagliato qualcosa!!! 🙂

Mi è capitato spesso di pensare a come riesca a stare giornate intere davanti a centinaia di persone e a parlare ininterrottamente. Chi lavora con me sa perfettamente che non uso scrivermi nei dettagli quel che dirò ai corsi. Tolta quella che è la tipica scaletta degli argomenti, tutto il resto (esempi, storie, metafore, battute, approfondimenti, ecc.) mi viene fuori lì in quel momento, senza pianificazione.

Se qualcuno mi chiedesse 5 minuti prima di cominciare il corso, di dirgli cosa andrò a dire, farei fatica a rispondere. Non lo so! Dico davvero. In quel momento non lo so.

Molto di ciò che dico ai corsi viene definito proprio sul momento, in base alla platea, agli sguardi che vedo, ai miei pensieri… E’ davvero strano e, per me, difficile da spiegare. L’unica cosa che so, è che ho bisogno di stare nello stato interiore giusto per avere accesso alle mie conoscenze e per scegliere sempre la cosa migliore in ogni momento.

Per chi non è del mestiere so che può risultare difficile da comprendere, ma è proprio così! E’ una magìa! E’ esattamente come accade nello sport. Anche io ho bisogno di accedere ad uno stato di trance per riuscire ad esprimere l’eccellenza di me stesso. Prova ne è il fatto che dopo il corso tendo a non ricordare una buona parte delle cose che ho detto.

L’altra settimana eravamo a Padova in occasione del corso IMPARA DAI CAMPIONI – The Challenge. Un corso di due giorni in cui ovviamente, essendo io il trainer, mi sono trovato sul palco davanti a 200 persone a parlare di continuo. Durante una pausa pranzo, lo Zio Giuse (al secolo Giuseppe Montanari ndr) mi dice di essere stato colpito da una frase che ho appena detto al corso. Il suo commento è stato: “Boss, oggi hai detto una frase bellissima che mi ha colpito molto. In tanti corsi in cui ti ho seguito da dietro, non te l’avevo mai sentita dire”.

In effetti ripensandoci, si tratta di una frase molto bella, che non credo di aver letto da nessuna parte (ma non ne sono certo!!!) e che in quel momento, in quel contesto preciso… era la cosa più ovvia e naturale che potessi dire. Forse non la dirò mai più, forse la dirò in maniera diversa… non lo so davvero. Quel che so è che sono felice che sia sgorgata “dalla pancia”, senza premeditazione… mi piace pensare che sia nata dall’ispirazione. Come nasce una poesia per un poeta, un quadro per un pittore o una canzone per un musicista.

Ah… mi stavo dimenticando… non vorrei lasciarti lì con la curiosità circa la frase di cui parlava lo Zio Giuse.

Eccola:

Quando vinci la vita ti premia. Quando perdi la vita ti insegna!

Livio

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Join the discussion 4 Comments

  • Elsa ha detto:

    Veramente ispirata! Me la segno!

  • Maria ha detto:

    Devo dire che sei uno speaker (questo termine usiamo noi, in Russia) veramente Grande. Sono stata ispirata da te tantissimo a Padova. Ho portato via con me sicuramente quello che cercavo e che mi mancava in quel momento…..Avevo uno scopo da raggiungere e non riuscivo a cominciare a fare le azioni ….ma quel “Perche” che ho sentito alla fine della prima giornata è stato come una scintilla che ha illuminato il pezzo mancante….Perche è cosi importante per me raggiungere questo obbiettivo? Trova il tuo motivatore interiore e allora non ti fermi piu. Ho sentito una forte ispirazione dentro di me, che non ho potuto tenerla solamente per me, ho scritto un bel commento di questo evento nel mio gruppo Russo di crescita personale, cosi hai ispirato tante altre persone.
    “Quando vinci la vita ti premia. Quando perdi la vita ti insegna!” questa è bellissima…si vince in entrambi casi.
    Sei Grande. Con rispetto. Maria

  • CRISTIAN ha detto:

    Talmente bella e incisiva quella frase che era già “mia” dopo Padova (ero presente !).
    FATALITA’, COINCIDENZA boh non lo so..è successo che proprio oggi parlando con un amica che è in difficoltà e sta vivendo un periodo nero, io non avevo parole dopo le sue confessioni, veramente stavo male per lei e cercavo le parole giuste, volevo cercare di dargli una visione diversa della situazione e dalla pancia mi sono venute le tue parole :). Probabilmente la sua sofferenza non è passata all’istante, ma di sicuro ora ha anche una prospettiva diversa con la quale vedere le cose.

    Poi arrivo per caso nel tuo blog qualche ora dopo e leggo questo articolo.. bene, sappi che quella frase è in circolo Livio 🙂
    Bello condividere !

    Ciao
    Cristian

  • Mercedes ha detto:

    Mi sa che non hai sbagliato niente e l’ispirazione e la spontaneità quando sei di fronte ai corsisti ne sono la prova, e così comunicando dalla pancia arrivi alla pancia di chi ti ascolta.
    un abrazo
    M

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