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Attualita

Il denaro come unità di misura? no grazie!

By Novembre 1, 20096 Comments

Il denaro sembra essere il solo e unico metro di misura per ogni cosa. Misuriamo i guadagni delle persone per capire se sono persone importanti, per capire se sono di successo, per capire se sono più felici…

Lo so che leggendo queste righe starai pensando: no, io non lo faccio! Eh eh eh, a nessuno farebbe piacere ammettere ciò, e probabilmente, a livello razionale, siamo tutti quanti d’accordo nel dire che non si tratta di una cosa molto “carina” da fare. Purtroppo però succede, e molto spesso.

Mi sento di poter dire queste cose perchè lavorando con molte persone, ho sentito spesso i miei clienti misurare la propria felicità attraverso la maggiore o minore disponibilità economica.

Purtroppo, ciò che ho rilevato è che spesso e volentieri misurano la propria infelicità, misurando il denaro “che non possiedono” ma che vorrebbero possedere. Un gioco che si può solo perdere.

A me piace l’idea di guadagnare denaro, di creare ricchezza e di raggiungere una totale libertà finanziaria intendiamoci, tuttavia ritengo che la misura di un uomo non stia qui. L’attività del guadagnare denaro e creare ricchezza è una specie di “gioco” nel quale qualcuno può diventare più bravo degli altri ma non dice nulla in merito alla natura umana e alla misura di un uomo.

Tu che ne pensi?

Ti invito a guardare questo filmato, che forse conoscerai già, dal contenuto “illuminato”. Trattasi di un discorso che Robert Kennedy pronunciò il 18 marzo del 1968 presso l’università del Kansas. E’ illuminante e più che mai attuale, nonostante siano passati oltre 40 anni.

Livio

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  • Salvatore ha detto:

    Ciao Livio,ho letto il tuo post e mi trovo d’accordo.

    Sono cosciente che la ricchezza e il denaro sono anche “mezzi” per far vivere meglio noi, la nostra famiglia oltre che a contribuire a molte cause.

    Nel mio lavoro(sono un imprenditore), spesso, misuro i risultati che ottengo attraverso il denaro che incasso.

    Questo perchè il denaro per me è un “indice esterno” che mi aiuta a capire l’andamento del mio lavoro. Della qualità dei servizi offerti ai miei clienti.

    Questo ovviamente non è l’unico indizio ma uno dei tanti. Una valutazione fatta non nel breve termine ma soprattutto nel lungo termine.

    Spesso il denaro visto come indice di valutazione in termini di risultati è anche causa di frustrazione e può aiutarti a migliorare.

    E questo non perchè non stai facendo un pessimo lavoro ma magari è un feedback esterno che riceviamo, e che ci dice che,
    stiamo facendo delle azioni che non ci portano i risultati che ci aspettiamo.

    Proprio ieri ho acquistato un libro che suggerisco a tutti e che parla di “felicità” come atteggiamento mentale.

    Di quella felicità che spesso inseguiamo cercandola nel “quando avrò tanto denaro mi sentirò felice”, o “Quando si verificherà quella determinata situazione allora si che sarò felice”.

    Nel frattempo la vita passa e quando ce ne accorgiamo ci rendiamo conto è troppo tardi.

    Invito a leggere il libro di Jack Canfield coautore di “The Secret”.

    Il titolo è: La chiave della legge di attrazione”.

    Un saluto.

    Salvatore

  • matteo mel ha detto:

    mah… io non ci avevo mai pensato… ma probabilmente hai ragione! in effetti anch’io misuro il mio grado di accettazione in base al denaro che guadagno… la realtà è che se non guadagno vuol dire che non lavoro e se non lavoro vuol dire che la gente non da un gran valore a quello che faccio… e quello che faccio è una parte di quello che sono! ma se “ereditassi” una super somma, non mi crederei migliore di prima… più rilassato ma non migliore! devo altresì sottolineare che non mi sento inferiore a chi guadagna tanto denaro… anzi, alle volte ho come clienti super manager che mi esprimono tristezza tanto la vita li mette alla prova… costretti a rinunciare a tanto per così poco! se guardi la gente con lo sguardo del vento ti rendi conto che tanti viaggiano controcorrente… in direzione SOLDO A TUTTI I COSTI! ottimo spunto di riflessione Livio! grazie

  • matteo mel ha detto:

    ehm… aggiungo.. quando dico: “quello che faccio è una parte di quello che sono” è perchè io ho fatto della mia mission (che ho trovato grazie a te e al fantastico EXCELLENCE COACHING ) il mio lavoro!

  • Giulia G. ha detto:

    Lei ha indovinato..come ha scritto all’inizio del suo post anche io avevo pensato di non fare una cosa simile..e mi trovo d’accordo con lei sul fatto che anche se ragionando capiamo che i soldi e la felicità non vanno di pari passo,inconsciamente continua ad essere quello il nostro pensiero. Dalle mie esperienze personali ho potuto avere la prova che per il raggiungimento della felicità i soldi non sono solo che una piccolezza. Onestamente credo che raggiungere la felicità sia qualcosa di quasi impossibile. I soldi purtroppo fanno parte della felicità..tantè che una persona che non se la passa bene economicamente,pur avendo una vita bella,penserà sempre di aver potuto avere di più,almeno secondo me. Così come na persona benestante troverà sicuramente qualcos’altro che manca alla sua vita. Per me si raggiunge la felicità con la realizzazione personale..che può includere o meno l’essere benestanti. Si raggiunge la felicità quando ci si accorge che quello che si ha è tutto ciò che serve e non si ha bisogno di altro.. “I soldi non fanno la felicità” dicono tutti..secondo me ne fanno parte a dire la verità,quello che dovremmo smettere di fare è appunto far coincidere le due cose,o meglio,come ha detto lei,far coincidere l’infelicità col denaro che non si possiede..insomma tutto questo per dire che sono pienamente d’accordo con lei!

  • incasso ha detto:

    i gibi web sitesi ve yer imi wil

  • Rolando ha detto:

    Video strepitoso. Grazie per averlo condiviso

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