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Coaching

Deboli o intelligenti?

By Aprile 21, 20062 Comments

Avete letto la Gazzetta dello Sport di oggi? C’è un [url=https://www.liviosgarbi.com/news.php?n=23]trafiletto[/url] molto interessante su Roberto Merli. L’ennesima conferma dell’ottimo lavoro che Roberto sta svolgendo nel mondo della pallavolo (ma non solo..) e dell’efficacia del coaching motivazionale, anche (o forse soprattutto) ai massimi livelli di espressione agonistica.

Pensate che c’è ancora chi va in giro a dire che si tratta di roba adatta ai “deboli”… Eh, eh, e già! Nel mondo della pallavolo tutti lo sanno che Giba è un debole, no?
😉
Voi cosa ne pensate? Credete anche voi che l’allenamento mentale serva ai deboli? oppure no? fatemi sapere.

Livio

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Join the discussion 2 Comments

  • Alessandro Pasquino ha detto:

    Ciao a tutti,

    a mio parere, l’allenamento mentale servirebbe a tutti, "deboli" e "forti", chi è convinto che allenare la propria mente sia da deboli forse paga uno stereotipo culturale del tipo "se sono un vincente non devo mostrare debolezze", un po’ come quando si dice (diceva) che un vero uomo non deve piangere mai………….

    Voi che ne pensate?

    Saluti

    Alessandro

  • Andrea ha detto:

    Esistono indubbiamente delle persone che, naturalmente, riescono ad essere in modo efficace coach di se stesse.

    Ma non vedo nessuna debolezza nella volontá di eccellere. Se il coaching puó essere uno strumento per raggiungere il proprio obiettivo, é allora un punto di forza dell’interessato la volontá di volersi migliorare.

    Se tutti conoscessere come rendere la mente un acceleratore invece che un freno nessuno ne avrebbe bisogno, ma non é cosí.

    Io credo profondamente che tanti talenti vadano sprecati per via di un atteggiamento mentale sbagliato…allora perché non rivolgersi ad una persona che, sapendone piú di noi, possa indirizzarci?

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