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Coaching

Coaching per i genitori e per i figli.

By Maggio 1, 20108 Comments

Qualche giorno fa ho ricevuto via email questa lettera.

Non so chi l’abbia scritta ma l’ho letta con grande trasporto e mi sono commosso.

E’ la lettera di un padre a un figlio.

Ho la fortuna di avere ancora in vita entrambi i miei genitori e di avere due bambini. Questo mi pone in mezzo al cerchio della vita, e mi permette di immedesimarmi facilmente in entrambi i ruoli.

Ti invito a leggerla con il giusto trasporto, con l’intento di farti riflettere e di migliorare la relazione con i tuoi figli/genitori.
A me ha sortito questo effetto.

“IL GIORNO IN CUI MI VEDRAI VECCHIO E NON LO SARO’ ANCORA, CERCA DI COMPRENDERMI.

SE MI SPORCO QUANDO MANGIO E NON RIESCO A VESTIRMI, ABBI PAZIENZA.

RICORDA IL TEMPO CHE HO TRASCORSO AD INSEGNARTELO.

SE QUANDO PARLO CON TE RIPETO SEMPRE LE STESSE COSE,

NON MI INTERROMPERE, ASCOLTAMI.

QUANDO ERI PICCOLO DOVEVO RACCONTARTI OGNI SERA LA STESSA STORIA FINCHE’ NON TI ADDORMENTAVI.

QUANDO NON VOGLIO LAVARMI NON BIASIMARMI E NON FARMI VERGOGNARE.

RICORDATI QUANDO DOVEVO CORRERTI DIETRO INVENTANDO DELLE SCUSE PERCHE’ NON VOLEVI FARE IL BAGNO.

QUANDO VEDI LA MIA IGNORANZA DELLE NUOVE TECNOLOGIE, DAMMI IL TEMPO NECESSARIO E NON GUARDARMI CON QUEL SORRISETTO IRONICO.

HO AVUTO TUTTA LA PAZIENZA PER INSEGANRTI L’ABC.

QUANDO A UN CERTO PUNTO NON RIESCO A RICORDARE O PERDO IL FILO DEL DISCORSO, DAMMI IL TEMPO NECESSARIO PER RICORDARE E SE NON CI RIESCO…

NON TI INNERVOSIRE, LA COSA PIU’ IMPORTANTE NON E’ QUELLO CHE DICO

MA IL MIO BISOGNO DI ESSERE CON TE ED AVERTI LI CHE MI ASCOLTI.

QUANDO LE MIE GAMBE STANCHE NON MI CONSENTONO DI TENERE IL TUO PASSO

NON TRATTARMI COME FOSSI UN PESO.

VIENI VERSO DI ME CON LE TUE MANI FORTI NELLO STESSO MODO CON CUI IO L’HO FATTO CON TE QUANDO MUOVEVI I TUOI PRIMI PASSI.

QUANDO DICO CHE VORREI ESSERE MORTO, NON ARRABBIARTI UN GIORNO COMPRENDERAI, CHE COSA MI SPINGE A DIRLO.

CERCA DI CAPIRE CHE ALLA MIA ETA’ NON SI VIVE SI SOPRAVVIVE.

UN GIORNO SCOPRIRAI CHE NONOSTANTE I MIEI ERRORI HO SEMPRE VOLUTO IL MEGLIO PER TE E CHE HO TENTATO DI SPIANARTI LA STRADA.

DAMMI UN PO’ DEL TUO TEMPO

DAMMI UN PO’ DELLA TUA PAZIENZA

DAMMI UNA SPALLA SU CUI POGGIARE LA TESTA

ALLO STESSO MODO IN CUI IO L’HO FATTO PER TE.

AIUTAMI A CAMMINARE AIUTAMI A FINIRE I MIEI GIORNI CON AMORE E PAZIENZA IN CAMBIO IO TI DARO’ UN SORRISO E L’IMMENSO AMORE CHE HO SEMPRE AVUTO PER TE.

TI AMO FIGLIO MIO E PREGO PER TE ANCHE SE MI IGNORI.

PAPA’

Livio

Author Livio

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Join the discussion 8 Comments

  • roberto ha detto:

    Una lettera bellissima. A volte la superficialità e le convinzioni che abbiamo ci portano a volgere lo sguardo e l’animo verso dei “guru” sconosciuti a cui ciecamente ci affidiamo. Eppure con saggezza i nostri genitori hanno camminato accanto a noi in silenzio e senza prolclami indicandoci la via con i gesti e le parole carichi dell’amore che solo chi ha scelto di darci la vita conosce. Sono loro i nostri Mentori e a loro dobbiamo riconoscenza e amore per essere diventati quello che siamo.

  • cristina ha detto:

    prima mattina dopo excellence…. che dire? Entusiasmo e consapevolezza della mia strepitosa forza all’ennesima potenza…. grazie mille per questi giorni di passione, di dolcezza, di divertimento, di stanchezza, insomma… di fortissime EMOZIONI…. grazie grazie grazie

  • Paola ha detto:

    Ciao Livio – da qualche tempo si legge questa lettera in rete, ed è effettivamente toccante. Tuttavia il componimento è in forma anonima e non ho saputo trovare informazioni su chi l’abbia creato. Mi piacerebbe saperlo: perché spesso mi dà una sensazione strana, come se a scriverla fosse stata una persona giovane, che immagina i sentimenti di una persona anziana: ma sono questi? Che cosa provano, e come lo esprimono, i nostri anziani? Spesso l’espressione non si verbalizza, rimane in uno sguardo – è davvero questo tipo di verbalizzazione a tradurre quello sguardo? Si può tradurre?
    Sono domande sparse, così come mi sono affiorate alla mente.

  • stefano ha detto:

    E’ una bellissima lettera anche se molto triste. Io ho un figlio di due anni. Per lui, adesso, sono come un eroe ed ho paura quando un giorno questa adorazione finira’ e comincera’ a far finta che non esisto…..

  • adele ha detto:

    ciao ha tutti e la prima volta che scrivo un commento, e sono felice di avermi trovato in questo sito. e proprio vero… niente succede x caso. e di aver conosciuto livio, paola sono daccordo con te! sono parole che avrei voluto rispondere io… ma nn sarei mai riuscita.. vi faccio sapere che hò difficoltà nell’esprimermi e che hò tanto bisogno di fare dei corsi con livio…

  • maria ha detto:

    E’ UNA LETTERE CHE TUTTI DOVREBBERE LEGGERE E FARE PROPIE QUESTE PAROLE…
    HO 2 FIGLI DI 20 E 14 ANNI,E UNA MAMMA DI 70 ANNI E VI POSSO ASSICURARE CHE TUTTE LE PAROLE SCRITTE SU QUESTA LETTERA SONO CIò CHE 3 GENERAZIONI AFFRONTANO TUTTI I GIORNI…NON E’ AFFATTO FACILE………
    BISOGNEREBBE AVERE UN COAH AL FIANCO….

  • massimiliano ha detto:

    STUPENDE PAROLE! Attualmente sto riuscendo a realizzare al meglio solo le prime parti di ogni frase e cioè l’AMORE immenso donato verso i miei figli mentre quelle relative al rapporto tra mio padre e me crescono giorno x giorno in mezzo a mille difficoltà! Non sempre riesco ad Ascoltare, ad avere Pazienza, a donare un pò del mio tempo al mio grande e magnifico Padre! Grazie xchè questa lettera mi ha fatto riflettere molto! Grazie e b uon lavoro

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