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Attualita

Alla faccia di chi dice che il mental coaching non può fare nulla per il recupero dagli infortuni.

By Luglio 7, 20105 Comments

E’ notizia di questa mattina che Valentino Rossi, dopo lo sfortunato incidente occorso al Mugello poco più di un mese fa, in cui si è procurato una doppia frattura scomposta (ed esposta) a tibia e perone, oggi sale in sella ad una moto per fare un test di prova con l’obiettivo di ritornare in gara ad agosto a Brno.

Per me ha dell’eccezionale. Tu che ne pensi?

Ora, ti chiederai: ” cosa c’entra il mental coaching in tutto ciò?”. C’entra eccome. Ti spiego.

Il fatto che Valentino sia già in sella ad una moto dopo poco più di un mese, è segno del suo fortissimo atteggiamento mentale. Subito dopo l’incidente aveva dichiarato che avrebbe voluto tornare alle gare prima della fine del campionato, quando ci sarebbe stato tranquillamente un atteggiamento un po’ più rilassato con l’idea di riprendere dalla prossima stagione.

Lui ci ha da sempre abituati però, a cose decisamente straordinarie. Punta sempre all’eccellenza, anche in caso di recuperi. Parlo di mental coaching non perchè lui ne abbia usato uno, credo fortemente che non solo non ne avrebbe bisogno, ma sarebbe lui a motivare e a trasferire atteggiamento vincente al suo eventuale coach… Robbins compreso!!

Parlo di mental coaching perchè questo risultato è frutto di atteggiamento, di pensieri e di energie rivolte al risultato voluto. Chissà quante volte inconsciamente Vale si è rivisto in pista (probabimente a Brno) competitivo e pronto al 100%. Sono pronto a scommetterci.

Un bravo mental coach, avrebbe dovuto fare proprio questo. Impostare la mente (attraverso visualizzazioni, ancoraggi ecc.) a pensare unicamente al recupero totale, senza scuse o commiserazioni.

Un’incognita circa il suo rientro è poi legato all’eventuale strascico psicologico che la caduta e il dolore possono aver lasciato nel suo sistema nervoso (ancora negativa), ma ho motivo di pensare (e lo spero con tutto me stesso) che il dott. Rossi saprà stupirci anche in questa occasione.

Comunque andrà, grazie Vale per questo ennesimo esempio da manuale. Lo userò per convincere altri atleti che… SI PUO’ FARE… SE LO VUOI DAVVERO!

Livio

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Join the discussion 5 Comments

  • Claudio Gilberti ha detto:

    Già, il Dott. Rossi ci ha stupito nuovamente con il suo pensiero e quindi la sua mente orientata al risultato…grazie Livio per questo tuo articolo, sempre preciso e motivante!!!

  • matteo mel ha detto:

    comunque… “vale è un essere umano…non viene da marte” (me lo ripeto in continuazione perchè voglio crederci!!! 😉 ) …fa cose impensate… e sicuramente è frutto del immenso potere che genera con la mente… se lo incontro voglio TOCCARLO… (come fanno i fedeli con il papa!!!)

  • Francesco ha detto:

    Ciao Livio,

    come non essere d’accordo!
    Anche io ho sentito l’esigenza di scrivere due righe su questo MAGICO uomo… vorrei entrare nella sua testa per vedere come ha organizzato tutti gli ingranaggi. Perché, secondo me, ci troverei un mondo di perfezione!

    http://www.immaginazionecreativa.it/blog/dove-sono-i-limiti/

    A presto!

  • tony ha detto:

    Sicuramente l’ atteggiamento mentale di Valentino è mooolto positivo, a dir poco…
    ricordiamoci però che questi favolosi tempi di recupero sono dovuti anche all’ aiuto di personale medico che dà luogo a questi “miracoli”!

  • Mercedes Viola ha detto:

    “Divertente, ma ho male ovunque” Ha detto dopo la prova.
    Penso che nella prima parola ci sia uno dei grandi segreti di Valentino Rossi: lui si diverte veramente a fare quello fa’.
    Questa è una cosa che possiamo fare tutti quanti. Per me fa’ parte della mia filosofia di vita, e trovo solo vantaggi 😉

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